Teatro

Io so, e ho le prove

Il libro di Vincenzo Imperatore "IO SO e HO LE PROVE", con svariate decine di migliaia di copie all’attivo, è stato uno dei più clamorosi casi letterari dei recenti anni ’10, tradotto e pubblicato anche in Francia.

Oscar Wilde, il processo

Roberto Azzurro e Pietro Pignatelli ripercorrono i momenti salienti di un interrogatorio, in cui Wilde è costretto a rispondere dei suoi rapporti con omosessuali e ragazzi di vita, e lo fa di volta in volta negando, mentendo, scherzandoci sopra.

Il virus colpevole

Due donne, due vite a confronto, in due epoche diverse. Desiré è una prostituta del fascio: racconta prima l’infanzia ai Sassi di Matera, poi il peregrinare delle “quindicine”, l’apertura della sua prima casa chiusa e infine l’arrivo della Legge Merlin. Virna è una trans di

Totò che padre!

Un omaggio all’uomo, all’artista e al poeta Totò, un viaggio nella vita del Principe de Curtis attraverso alcuni aneddoti tratti dai ricordi della figlia Liliana: un contributo artistico alla memoria di uno degli interpreti più significativi della nostra storia.

Lucia Migliaccio

Il monologo è incentrato sulla figura della nobildonna Lucia Migliaccio Duchessa di Floridia, che il 27 novembre del 1814 sposerà – con matrimonio morganatico – il vedovo Ferdinando IV di Borbone, Re di Napoli. L'azione è agita in un abito – installazione, creato dalla stessa

Destinatario sconosciuto

1932. Martin Schulse, tedesco, e Max Eisenstein, ebreo americano, soci in affari e amici fraterni, si separano quando Martin decide di lasciare la California per tornare a vivere in Germania con la famiglia. Ma l’ombra della Storia si proietta sul destino dei due amici.

I’m on fire

Ritorna a Wunderkammer Roberto Azzurro, con un testo di Carolina Sellitto e accompagnato al pianoforte da Matteo Cocca, nella sua personalissima lettura delle vicende di Giordano Bruno interpretando, oltre al filosofo, anche l’autrice del testo, l’attore Gian Maria Volontè e la regina Elisabetta I d’Inghilterra.

Due

Due impiegati, due macchine da scrivere, due storie; un ufficio, un capoufficio, un lavoro alienante, un tempo lento e inesorabile. “Due”, liberamente tratto da “I dattilografi” di Murray Schisgal racconta di Paul e Sylvia. L’assurdo s’intreccia con il reale, le aspirazioni con i rimpianti; in un