Sugli abissi amari
Il barone Jacques d’Adelswärd-Fersen è stato un nobile, scrittore e poeta francese. Fuggito dall’ipocrisia della buona società parigina di cui era un esponente di spicco, si rifugia a Capri a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Il barone Jacques d’Adelswärd-Fersen è stato un nobile, scrittore e poeta francese. Fuggito dall’ipocrisia della buona società parigina di cui era un esponente di spicco, si rifugia a Capri a cavallo tra Ottocento e Novecento.
In un lungo flashback, la travagliata storia intima del genio del cinema muto. Con il suo personaggio più famoso, Charlot il vagabondo, Chaplin resiste, dopo più di un secolo, come simbolo di una teatralità fatta solo di sguardi e di movimento e mai di parole.
La mattina del 29 novembre del 1938 un uomo sale sulla torre della Ghirlandina a Modena e si getta nel vuoto. In tasca aveva diverse banconote di grosso taglio e due lettere: una per il re e una per Mussolini. Il danaro serviva a evitare
«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima
Cosa accadrebbe se in un tempo al di fuori della realtà Marx e Freud, sopravvissuti a sé stessi e al progressivo deteriorarsi delle loro idee, si trovassero a disputarsi una panchina, come vecchi esibizionisti, fuori da un istituto superiore femminile e prendessero spunto da questa
Graham è un uomo “particolare” di 40 anni che vive ancora con la iperprotettiva mamma che di anni invece ne ha quasi 80 e che tanto ricorda, pur vivendo nella lontana Inghilterra, le nostre mamme mediterranee.
Un celebre scrittore defunto, un appartamento da svuotare, un funzionario della sua casa editrice, una promessa fatta anni prima, un’amicizia che sfida anche la morte, un quadro celeberrimo, un figlio e l’amore per sua madre, le radici ebraiche e il mondo di oggi.
Quattro brani per voce di donna: La voce di Laura di Giuseppe Bucci ispirato a Voce Umana di Jean Cocteau, Il fatto più bello scritto da Massimiliano Virgilio, un estratto da Dieci di Andrej Longo e l’ultimo tratto da La Bibbia rovesciata di Elisabetta Fiorito.
Dai meravigliosi anni della Belle Époque e delle carrozze sul lungomare, a quelli bui della Seconda Guerra Mondiale fino alla rinascita e poi al boom economico degli anni Sessanta, dalla speculazione edilizia al colera che mette in ginocchio la città, alla grande illusione degli anni
Ci troviamo nella Spagna del Seicento. La Santa inquisizione governa, soggioga il paese, ed autorizza ed esercita l’inimmaginabile. Ed è qui che va in scena un dialogo impensabile, una conversazione surreale, ma che grazie al teatro e alla sua capacità che realizza la sospensione dell’incredulità