Giobbe – Storia di un uomo semplice

Venerdì 12 maggio 2023 ore 21.00

Museo Darwin-Dohrn
Villa Comunale, Viale Anton Dohrn 49

Roberto Anglisani in
Giobbe – Storia di un uomo semplice
adattamento di Francesco Niccolini
dal romanzo di Joseph Roth
consulenza letteraria e storica Jacopo Manna
regia di Francesco Niccolini

Spettacolo vincitore dei «Teatri del sacro» 2017

con la collaborazione di
Festival Montagne Racconta (Montagne – Treville, TN)
Festival Collinarea (Lari, PI)

Evento in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn

Con il contributo di Cinque&Soci

Con il sostegno di Rex Lifestyle Hotel, Cantine Mustilli, Gay-Odin, BabelAdv, ed Edizioni Jonglez

I biglietti sono acquistabili sul sito all’indirizzo www.wunderkammernapoli.com e danno diritto al posto assegnato in base all’ordine di acquisto. È possibile acquistare il biglietto anche direttamente sul luogo la sera dello spettacolo, previa disponibilità di posti.

L’ingresso sarà consentito dalle ore 20.30.

Con il patrocinio morale del Comune di Napoli, della Città Metropolitana di Napoli, del FAI – Fondo Ambiente Italiano, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dell’Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia.

Direzione artistica di Diego Nuzzo
Immagine grafica Alessandro Leone
Fotografo di scena Giancarlo de Luca

L’uomo nasce per la sciagura
come le aquile per il volo.
Spegnitori del giorno spegnetelo.
Libro di Giobbe

«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah».
Così inizia questo racconto, che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all’America, dalla guerra russo giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.
Roberto Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico di Mendel Singer,«Noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge», per questo Mendel – e tutti gli altri – fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio, e il dolore mette a dura prova anche l’uomo più giusto.
“Giobbe” – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni: ma, attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente, ricchi di compassione e accompagnati da un sorriso, lieve, dolcissimo, che spinge tutti i protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po’ di più.

Francesco Niccolini

Roberto Anglisani attore, formatore e regista è nato a Taranto nel 1955. Nel 1977 incontra la Comuna Baires. Nel 1980 l’incontro con Raul Manso segna il vero inizio della sua formazione teatrale specifica. Nel 1985 studia e lavora con Dominic De Fazio (Actor’s Studio, N.Y.). Intorno alla metà degli anni 80 incontra Marco Baliani e trova nel linguaggio della narrazione teatrale la possibilità di mettere a frutto le esperienze fatte durante la sua formazione. Anglisani dà vita a una narrazione teatrale che ricorda il cinema; le sue parole, i suoi gesti evocano nello spettatore immagini tanto concrete da poter essere paragonate a un film. È presente in svariate produzioni e collabora con lo stesso Baliani al progetto “Storie”, e con lui è in scena in “Francesco a testa in giù”. Dal 1986 al 2011 ha vinto numerosi premi sia come attore che come regista, tra cui quello di miglior attore con “Piccoli Angeli” e “Giungla” spettacolo vincitore del premio Enriquez come miglior spettacolo di impegno civile per ragazzi nel 2011.
Da anni collabora con il Teatro d’Aosta.

Francesco Niccolini (Arezzo 1965) attraverso il suo lavoro di drammaturgo, vigila sul malessere dell’umanità. Ha scritto testi per molti dei migliori attori e narratori italiani: Marco Paolini, Arnoldo Foà, Giuseppe Cederna, Roberto Abbiati, Alessandro Benvenuti, Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Antonio Catalano, Luigi D’Elia, Daria Paoletta e ora anche Roberto Anglisani.
Con la riduzione teatrale dei “Duellanti” di Conrad ha vinto il Premio Flaiano 2016.
Scrive sceneggiature di libri a fumetti e documentari per la radio e la televisione.