Teatro

Eleonora #1799

Il 13 gennaio del 2024 moriva Enzo Moscato, drammaturgo, regista, cantante e attore tra i più importanti della scena teatrale italiana del dopoguerra. Wunderkammer a un anno dalla sua scomparsa, dopo avergli dedicato l’inaugurazione con “Luparella” interpretata da Isa Danieli, lo ricorda con un omaggio alla figura di Eleonora de Fonseca Pimentel, una performance teatrale dove si compenetrano due voci parallele: musica e parole. L’hashtag/cancelletto vuole essere metafora di quel cancello/ prigione delle carceri di Vicaria, dove la Pimentel trascorse gli ultimi giorni di vita. Cristina Donadio riporta in scena un testo concepito da Moscato nel 1999 in occasione del bicentenario dalla morte della patriota italiana, con Federico Odling poliedrica figura di ricercatore, compositore, violoncellista genovese trapiantato a Napoli, uno dei fondatori dei Virtuosi di San Martino.
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I giusti

I giusti, scritto nel 1949, è l’ultimo dei testi teatrali composti da Camus. Ispirato a fatti realmente accaduti durante la prima Rivoluzione russa del 1905, è la storia in cinque atti di una cellula di terroristi socialisti rivoluzionari che organizza un attentato al granduca, alto esponente dell’aristocrazia zarista. Si tratta di un gruppo di giovani che in nome del sogno di un mondo nuovo, più libero, più giusto, sono chiamati a diventare assassini. Essi si interrogano e si scontrano intorno a cosa possa essere considerato rivoluzionario, a quale sia il limite dell’esercizio della violenza, a quanto valga una vita umana.
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Lurdes

Lurdes è una delle tante casalinghe di Napoli, che si è trovata improvvisamente ad avere a che fare con il Coronavirus, con le mascherine, i tamponi, il conflitto del farsi o non farsi il vaccino e dell’isolamento improvviso dell’intera popolazione che ha dovuto limitare la propria libertà, giustificando ogni uscita per strada. In questo clima da guerra, il terrore di ammalarsi si è diffuso in ogni famiglia e ogni membro ha reagito in un modo e nel “Gruppo di famiglia di Lurdes“ è deflagrata come una bomba impazzita.
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Lettere di corsa – Il pirata e la regina

Lo spettacolo trasporta il pubblico nel cuore del XVI secolo, un’epoca di esplorazioni audaci, intrighi politici e lotte per il potere. Attraverso un’immaginaria corrispondenza epistolare tra la Regina Elisabetta I d’Inghilterra e il leggendario pirata e corsaro Sir Francis Drake, vengono raccontate storie di coraggio, ambizione e fedeltà. Un viaggio attraverso le pagine della storia di un’epoca gloriosa e tumultuosa, un omaggio a due figure iconiche che hanno plasmato il destino dell’Inghilterra, la storia di due anime sole straordinariamente diverse e, allo stesso tempo, straordinariamente simili.
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Lighea

Uno dei racconti più straordinari, visionari ed erotici della letteratura italiana del Novecento. La storia d’ amore fra un giovane uomo e una sirena. Parole impastate di passione e di dolore di suoni e di sapori, di immagini e sensazioni. Un viaggio tempestoso nel mare dei sentimenti.
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Una passeggiata devota 

La regina del teatro italiano inaugura la stagione con un omaggio a Enzo Moscato e al suo Luparella ovvero Foto di Bordello con Nanà, testo iconico del drammaturgo recentemente scomparso portato in scena da Isa Danieli a partire dal 1997 e trasposto anche in un film diretto da Giuseppe Bertolucci nel 2002.
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Il vecchio e il mare

Santiago è un vecchio pescatore che da 84 giorni non riesce a pescare neanche un pesce. Il vecchio e il mare è uno dei più celebri romanzi di Ernest Hemingway: scritto nel 1951, fu pubblicato sulla rivista Life nel 1952. Ultima grande opera narrativa pubblicata in vita, fu premiata nel 1953 col Premio Pulitzer e contribuì a fargli ottenere il Premio Nobel per la letteratura nel 1954, venendo citato tra le motivazioni del comitato selezionatore. Paolo Cresta dà voce a Santiago con Carlo Lomanto che ricrea le sonorità di una Cuba ormai nel mito.
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Tre. Le sorelle Prozorov

Una sfida intrigante e allo stesso tempo rischiosa: scegliere una disponibilità allo studio e alla pratica rarissimi in questo campo. Per chi fa teatro, per chi si misura ogni giorno con il tentativo di dare vita, in scena, a qualcosa che abbia un senso e che riesca ad avere «vita» e a ritrasmetterla, Čechov è un baluardo col quale, prima o poi, fare i conti.
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La sosta

Una lettera, ma sarebbe più corretto dire una confessione. In una notte scelta per non dormire, in un luogo scelto per non restare, una voce rimbomba tra porte automatiche e mattonelle. È una donna che sceglie di spogliarsi per raccogliere nudità che il corpo non vede.
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Migliore

Migliore è la storia di Alfredo, un uomo normale, una brava persona, che fa un lavoro qualunque, che reagisce con gentilezza e rassegnazione alle piccole prevaricazioni del quotidiano.
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Notti bianche

A certe latitudini, in certi periodi dell'anno, il sole non tramonta mai, neanche di notte. In queste notti accade che si facciano degli incontri straordinari, al confine con il sogno, accade che il tempo e il sentimento si condensino in certi attimi, che le nostre vite ne vengano segnate in maniera indelebile.
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Spiriticchio – I fiori di Moro

Spiriticchio è un soliloquio. A parlare è Antonio Spiriticchio, il fioraio di stanza a via Fani che il 16 marzo del 1978, giorno del sequestro di Aldo Moro, non si trovò sul luogo di lavoro perché i terroristi la notte precedente avevano provveduto a forare le ruote del suo furgoncino, da cui ogni giorno vendeva i fiori, per impedirgli di essere presente nel luogo del rapimento, sbarazzandosi così di uno scomodo testimone.
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Nell’ardore della nostra camera

Nel delicato momento di passaggio tra il secolo XX° e il XXI°, quando cadono i tabù e la religione cattolica comincia a collassare sotto il peso dell’anacronismo e dell’ipocrisia, Sgorbani apre e fotografa il contenuto di uno di quegli “armadi” che in molti preferiscono tenere ben chiusi, perché fa male constatare la piccolezza e la meschinità di un’educazione che ha prodotto soprattutto rivoltanti mostri.
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Lo spazio del mondo

La mattina del 29 novembre del 1938 un uomo sale sulla torre della Ghirlandina a Modena e si getta nel vuoto. In tasca aveva diverse banconote di grosso taglio e due lettere: una per il re e una per Mussolini. Il danaro serviva a evitare che i fascisti dicessero che si era ucciso per motivi economici.
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Giobbe – Storia di un uomo semplice

«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah».
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Sigmund & Carlo Reloaded

Cosa accadrebbe se in un tempo al di fuori della realtà Marx e Freud, sopravvissuti a sé stessi e al progressivo deteriorarsi delle loro idee, si trovassero a disputarsi una panchina, come vecchi esibizionisti, fuori da un istituto superiore femminile e prendessero spunto da questa competizione per adombrare le proprie rispettive responsabilità filosofiche?
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La patatina

Graham è un uomo “particolare” di 40 anni che vive ancora con la iperprotettiva mamma che di anni invece ne ha quasi 80 e che tanto ricorda, pur vivendo nella lontana Inghilterra, le nostre mamme mediterranee.
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Mazel Tov

Un celebre scrittore defunto, un appartamento da svuotare, un funzionario della sua casa editrice, una promessa fatta anni prima, un’amicizia che sfida anche la morte, un quadro celeberrimo, un figlio e l’amore per sua madre, le radici ebraiche e il mondo di oggi.
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