“Il pianismo di Francesco D’Errico contiene in sé un qualcosa di fortemente spirituale e poetico. Ogni sua nota racchiude un mondo, una dimensione non terrestre che sta in cielo, impalpabile come la poesia. Le sue frasi sono brevi anche nel raccontare uno standard, terminano un attimo prima là dove comincia l’immaginazione, dove il razionale e la matematica delle note spariscono incalzate dall’urgenza del fantastico, del racconto omerico di una melodia popolare e universale”.
Flavio Caprera